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CESSAPALOMBO

IL PAESE DELLA NATURA E DEL CARBONE VEGETALE

Cessapalombo è un comune di montagna dell’alta vallata del Fiastrone, in provincia di Macerata. Parte del territorio è compreso nel Parco Nazionale dei Monti Sibillini. La storia di Cessapalombo ha origini medievali, inizia tra il 1000 ed il 1200 d,C., quando in alcuni scritti si parla del “castello” di Cessapalombo, definito “ in curte caesa Palumbi”. Il nome Cessapalombo = Caesa Palumbi significa “macchia tagliata di Palombo”. A confermare questa traduzione, è narrata in un documento del 1266, dell’estirpazione di una selva presso “Colle Santa Maria”. Dopo il terremoto del 1799, che danneggiò rovinosamente il castello di Cessapalombo, resta l’impianto urbanistico e la chiesa di Sant’Andrea, successivamente ricostruita, dove al suo interno è possibile ammirare la preziosa statua lignea policroma della “Madonna dell’Impollata” che risale al 1400. Il comune è composto di molte frazioni che vantano siti di interesse turistico. Nella frazione Villa, la Chiesa di Santa Maria Ausiliatrice custodisce all’interno il preziosissimo affresco “la Mater Misericordiae con cavalieri”, un’affascinante Madonna che con il suo mantello protegge il popolo. Affrescata nel 1468, è stata attribuita al pittore di Bolognola, Giovanni Angelo D’Antonio.

La frazione Montalto si sviluppa attorno all’omonimo Castello in tre distinti nuclei abitativi: Tribbio, Villa e Valle. Il castello di Montalto risalente al IX secolo  sviluppatosi come convento benedettino è passato alla proprietà della famiglia dei Da Varano solamente nel XIII secolo  dove ha subito numerose edificazioni nel corso del tempo. E’ dotato di tre cinte murarie, ciascuna delle quali era posta a difesa di persone diverse: la più esterna per la difesa dei castellani e della servitù, la seconda  fu eretta a protezione dei soldati e in generale di tutti gli addetti alla difesa, la più interna infine difendeva invece i vassalli e i signori di turno. In quest’ultima è possibile ammirare l’antica chiesa dedicata a San Benedetto già presente nei documenti del 1299-1300. Durante i restauri sono affiorati due strati di affreschi; sulla parete dietro l’altare è emersa una nicchia in cui è riconoscibile San Girolamo mentre nelle pareti laterali “Sant’Antonio Abate” del 1544 e “Madonna in trono con Bambino” contornata da “I misteri del Rosario” di Giovanni Andrea de Magistris del XVI sec. Inoltre in questa terza cinta muraria  troviamo anche una cisterna idrica utilizzata da tutta la comunità. Oltre al castello di Montalto troviamo il Castello di Col Di Pietra dove possiamo ammirare una torre di difesa che per la famiglia dei Da Varano rappresentava l’ultimo baluardo difensivo verso la vallata del Fiastrone.

Il 22 Marzo del 1944 Montalto fu teatro della fucilazione di 32 giovani partigiani da parte dei nazifascisti. Questo episodio è ricordato da tutti come l’Eccidio di Montalto. Cessapalombo è tra le città decorate al valor militare per la guerra di liberazione, insignito della croce di guerra a valor militare per i sacrifici delle sue popolazioni e per l’attività nella lotta partigiana durante la seconda guerra mondiale.

Tra le attrazioni turistiche da segnalare sono: la Chiesa di San Benedetto, l’Abbazia di San Salvatore in località Monastero databile nel primi dell’ XI sec., dove secondo la tradizione ospitò un insediamento benedettino fondato dal Santo. L’abbazia sorge sui locali di una precedente villa romana, Nella cripta sopra l’altare possiamo ammirare l’affresco della “Madonna con il Bambino” del XIII sec., d’ispirazione ravennate. Particolarmente interessanti nella cripta sono i capitelli  delle colonne che sorreggono le volte. L’area archeologica in località La Città, il Museo delle Carbonaie e della nostra Terra in località Tribbio all’interno del Palazzo Simonelli,  la Grotta dei Frati, il vecchio romitorio dei cosiddetti “Fraticelli” perseguitati come eretici, le Gole del Fiastrone, ambiente di particolare suggestione creato dall’erosione delle acque e il Giardino delle Farfalle in località Montalto.

Tra le varie tipicità ricordiamo: ceci, lenticchia, farro, altri cereali e legumi, olio extra-vergine d’oliva varietà Coroncina, carni bovine di razza Marchigiana. La caratteristica che accomuna i vari imprenditori agricoli è la produzione di zafferano. La coltivazione di questa pianta è nata grazie a un progetto curato dall’Università di Camerino, che ha dato origine un’associazione di produttori denominata “Tipicità dei Sibillini”. Famosissima a Cessapalombo è l’arte del Carbone di legna che si ottiene per la cottura della legna in ambiente anerobico, all’interno di una carbonaia chiamata“’ncotta”  La Sagra del fungo a maggio celebra  questo prodotto del sottobosco dei Monti Sibillini. “Antichi Sapori e Ricchezze del Bosco” è una festa che si svolge nelle prime due domeniche di ottobre in frazione Villa di Montalto e mira a valorizzare e far riscoprire le tradizioni della civiltà contadina, dei prodotti tipici e degli antichi mestieri.

SERVIZI:
Il centro storico, i monumenti e i musei del Comune sono parzialmente fruibili. Per informazioni scrivere al Numero Verde del Turismo della Regione Marche (numeroverde.turismo@regione.marche.it) o contattare i telefoni indicati sotto.

INFO:
Indirizzo: Via della Repubblica 1 (Sede Comunale)
Comune: Cessapalombo
Telefono:0733.907132
Fax:0733.907096
Email: comune@cessapalombo.sinp.net
Sito web: www.comune.cessapalombo.mc.it